ANTIQUARI IN VILLA – XIV Edizione Mostra Mercato Nazionale

presenta “Impressionismo Sovietico. Una storia rivoluzionaria”

In esposizione dal 2 al 10 aprile a Villa Castelbarco 10 grandi opere del periodo socialrealista sovietico, anteprima della grande mostra ufficiale prevista in autunno che porterà sempre a Villa Castelbarco le nuove opere appartenenti alla Collezione Samara.

Vaprio d’Adda, marzo 2016 – Nel 1934, il congresso dell’Unione degli Scrittori Sovietici proclama che “il realismo socialista deve pretendere dall’artista una veritiera e storicamente concreta pittura della realtà nel suo sviluppo rivoluzionario. Il compito è educare i lavoratori allo spirito del comunismo.” La forza dell’uomo, il ruolo della donna come riferimento in famiglia e nella società, fino allo strettissimo rapporto tra città e industria, campagna e lavoro: sono questi alcuni dei soggetti che il Socialrealismo Sovietico promuoveva, un’arte che non fosse relegata in maniera esclusiva ai salotti borghesi ma che potesse regalare a un pubblico più vasto ed eterogeneo il piacere estetico ed etico della sua fruizione, un’arte per tutti. Questo il tema dell’anteprima di ‘Impressionismo Sovietico. Una storia rivoluzionaria’: curata dal mercante d’arte Andrea Mazzoldi e promossa dal team organizzativo della mostra mercato, la preview sarà visibile in occasione della XIV edizione di Antiquari in Villa (dal 2 al 10 aprile 2016 a Villa Castelbarco, Vaprio d’Adda – MI) nella Corte d’Onore di Villa Castelbarco. In esposizione 10 opere appartenenti alla Collezione privata Samara, dalle dimensioni notevoli, anteprima della grande Mostra autunnale che presenterà circa 50 opere tra gli altri di Ivanoff Sergei Petrovich, Adamkevich Viktor Vladislavovich, Shkurko Anatoli Nikiforovich, e che accompagnerà la trentesima edizione dell’Antiquariato Nazionale di Villa Castelbarco.

Come sottolinea Andrea Mazzoldi, già curatore della precedente mostra ‘Le grandi tele del Socialrealismo Sovietico’ che nel 2012 portò per la prima volta sul territorio brianzolo questa importante corrente artistica: “Partendo da questo assunto possiamo cogliere l’obbligo di eliminare ogni personale ispirazione: la priorità era data alla costruzione dell’uomo nuovo. L’arte da subito fu piegata all’interesse rivoluzionario, era uno dei modi per soggiogare le masse. La persona costretta ad un realismo orizzontale viene privata di ogni metafisica trascendenza, il materialismo veniva eretto ad unico modello interpretativo di vita sociale. L’unicità espressiva, la particolarità, la visione del genio soggettivo dell’essere umano viene scacciata come segno contrario alla grandezza della nuova umanità ugualitaria. Oggi, un utile confronto con questo periodo artistico russo e la modernità risulta quanto mai rivelatrice della rinascita massificante che l’orizzonte pseudo culturale sta tentando nei confronti di una società che si ritiene libera, ma in verità è appiattita dal pensiero unico.”

Tematiche storiche e sociali, declinate spesso con l’impiego di un linguaggio a volte didattico e didascalico, ma pur sempre originale nella ricerca dell’impatto comunicativo. È cultura come strumento di celebrazione e propaganda per raccontare al popolo la superiorità della grande Madre Russia. Ma è anche la testimonianza di un movimento unico che ha visto il coinvolgimento di migliaia di artisti, alcuni dei quali dallo straordinario valore stilistico. La Collezione Samara è la straordinaria testimonianza di una forma d’arte asservita al potere, che parla alle masse attraverso l’esaltazione di valori forti, indiscutibili.

La preview di ‘Impressionismo Sovietico. Una storia rivoluzionaria’ sarà inaugurata in occasione dell’apertura di Antiquari in Villa, il 2 aprile 2016.

 

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